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mercoledì 21 novembre 2012

ANIMALI


[S.m. dal lat. animale, da anima; XIII sec.]

Credo che potrei voltare la schiena e andare a vivere con gli animali, così placidi e contenti,
Mi fermo e li contemplo per ore e ore.


Non s'affannano mai, non gemono per la loro condizione,
Non vegliano al buio a piangere i loro peccati,

Non mi danno disgusto discutendo sui loro doveri verso Dio,
Nessuno è insoddisfatto, nessuno impazzisce per smania di possedere,
 

Nessuno si inginocchia davanti a un suo simile, né ad altri
della sua specie che siano vissuti migliaia d'anni fa,
Nessuno è rispettabile o infelice per la terra universa.

Essi mi rivelano i loro rapporti con me e io li accetto,
Mi recano testimonianze di me, e dimostrano chiaramente
che le hanno in loro possesso.

Mi chiedo dove mai abbiano raccolto queste testimonianze,
Forse anch'io sono passato da quelle parti, tempi infiniti or sono,
e con negligenza le ho lasciate cadere?

... [...] ...


(W. Whitman, "Foglie d'erba (Il canto di me stesso)", Giulio Einaudi Editore, Torino)


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