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mercoledì 8 settembre 2010

VIVERE

[Verbo intransitivo e transitivo e sostantivo maschile, sec. XIII;  dal lat. vivere]


                                                  

Confesso il mio stupore davanti alle innumerevoli persone che, se dobbiamo credergli, soffrono perché la loro esistenza è priva di senso. Mi ricordano quegli elegantoni che esclamano, davanti a un favoloso guardaroba, di non avere niente da mettersi. Il semplice fatto di vivere è un senso. Vivere su questo pianeta ne è un altro. Vivere in mezzo agli altri un altro senso ancora, ecc. Affermare che la propria vita non ha senso non è serio. Nel mio caso, bisognerebbe dire che fino a ora la mia vita non aveva uno scopo. E mi stava bene. Era una vita intransitiva. Vivevo in maniera assoluta e avrei potuto continuare così con piena soddisfazione. E' là che il destino mi ha ghermito.
Il destino abitava in un sottotetto.

(Tratto da "Il viaggio d'inverno" di Amélie Nothomb, pag. 24, edizioni Voland, prima edizione: aprile 2010)


N.d.R. Il discutibile "credergli", anziché "creder(e) loro", è fedelmente tratto dalla traduzione.