[Sostantivo maschile; sec. XIII, lat. volgare pagense, neutro sostantivato di pagensis (proprio di un villaggio), da pages, contadino, villano, pagano, (pagus, villaggio)]
La quotidianità attraverso le fotografie che ritraggono la mia terra, diventa racconto: il racconto di un paese in guerra. Nelle foto di repertorio, che ritraggono morti, spesso sparati e spesso con il sangue che ancora sta colando, c'è sempre una nota stonata. Prendete a caso la foto di un morto della faida di Scampia e provate a indovinare chi c'è, in prima fila, a guardare la scena. Bambini, tutti bambini. Sono lì, normali. E' guerra. ... [...] ...
Io mi domando come si cresca così. Che tipo di paese è un paese che permette che questo sia normale.
(R. Saviano, "La parola contro la camorra", pag. 47, Giulio Einaudi Editore s.p.a, Torino, 2010)
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