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martedì 12 ottobre 2010

PAROLE

[Sostantivo femminile; sec. XIII, lat. tardo parabola, cioè la parola per eccellenza. In origine il significato del termine era "insegnamento, discorso". Con il cristianesimo venne a indicare la Parabola del Vangelo. Per attenuazione del senso primitivo: "detto, motto" e per estensione passò a significare qualunque voce articolata esprimente un concetto, sostituendosi al lat. verbum che si volle evitare per il significato sacro attribuito dal Vangelo, cioè "la parola fatta carne"].

Originariamente le parole erano magie e, ancor oggi, la parola ha conservato molto del suo antico potere magico. Con le parole un uomo può rendere felice un altro o spingerlo alla disperazione, con le parole l'insegnante trasmette il suo sapere agli allievi, con le parole l'oratore trascina con sé l'uditorio e ne determina i giudizi e le decisioni.
Le parole suscitano affetti e sono il mezzo comune con il quale gli uomini si influenzano tra loro. 
Non sottovaluteremo quindi l'uso delle parole nella psicoterapia .....

(S. Freud, "Introduzione alla psicoanalisi", (1915 - 1917). Brano tratto dalla prima serie di lezioni: "Lezione 1 - Introduzione" ).



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